lunedì 20 dicembre 2010

Riflessioni su Natale - Yule

Il Solstizio d'Inverno è la Porta degli Dei
In questo periodo dell’anno si è chiuso un ciclo, il ciclo della discesa nella profondità della nostra anima. Un altro giro di ruota sta per compiersi, un ennesimo giro per riprendere lo stesso ciclo ma su un piano più avanzato, in una spirale infinita. Sta iniziando la nostra Risalita, se abbiamo lavorato bene su noi stessi, scavando a fondo dentro la nostra anima, affrontando l’Ombra reintegrandola, può nascere e accrescersi la nostra Luce Interiore. Questa festa celebra la Luce che rinasce dall’Ombra. Tutto quello che ormai non ci serve più va lasciato andare. Questa nuova luce interiore, come quella del Bambino Divino andrà accolta, coccolata e nutrita affinché cresca bene, si fortifichi e produca i suoi frutti quando verrà il tempo del Raccolto.
Si passa dallo stadio alchemico della Nigredo, quello in cui ci siamo dissolti nella nostra morte simbolica, alla fase del Solve et Coagula. Nella Nigredo abbiamo incontrato ombre, mostri, demoni, come quando Ercole dovette affrontare dodici imprese quasi impossibili. Abbiamo fatto pulizia di tutte le nostre impurità e abbiamo percorso un tratto verso l’auto-conoscenza. Riducendo un problema nella sua essenza abbiamo causato la decomposizione, la putrefazione di ciò che ci impediva di vedere chi siamo realmente. La fase della Nigredo è governata da Saturno, simbolo del caos, della materia grezza, Dio della morte e della putrefazione dalla quale sorgerà una nuova vita, ma anche Dio della fertilità, poiché Saturno è nero come la terra nera fertile. Viene raffigurato con una falce nella mano destra e l’Ouroboros nella sinistra: ogni cosa ha un’alba e un tramonto, così come l’ultimo mese dell’anno raggiunge il primo, per poi ripartire nuovamente senza distacco.
Semina e mietitura sono aspetti senza interruzione di continuità, poiché dalla pianta vengono generati i semi che nuovamente segneranno la nuova rigenerazione.
Il fatto che il serpente sia un animale che di continuo ringiovanisce, grazie alla muta della sua pelle, ne fa maggiormente un simbolo di rinnovamento e cambiamento.
Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Occultum Lapidem o anche Visita Interiora Terrae, Rectificando, Invenies Operae Lapidem. Il V.I.T.R.I.O.L. alchemico che ci dà la sintesi del processo: Visita l’interno della terra, cioè la profondità del tuo essere e distillando, troverai la Pietra nascosta, o la Pietra dell’Opera.
È nel regno di Saturno che si deve rettificare ed è Saturno il detentore della Pietra Filosofale, o meglio il seme da cui deve nascere l’Uomo, quindi la Semina per eccellenza.
Saturno è anche colui che divora i suoi figli, questo richiama al simbolismo dello smembramento. Tutte le iniziazioni sciamaniche prevedono una fase di "smembramento", ovviamente simbolico, dell'aspirante iniziato, a cui fa seguito una "ricomposizione sacra" del corpo che in questo modo acquisisce virtù soprannaturali; il candidato acquista infatti il potere di staccare di propria iniziativa lo spirito dal corpo e di intraprendere i grandi viaggi mistici.
Lo "smembramento", ossia la dissoluzione del nocciolo duro del Sé, corrisponde alla "sostanza mescolata" di Yule, in parole povere per rendere questo passaggio comprensibile, possiamo immaginare che nello spirito dell'uomo, o se preferite nella sua psiche, vi siano due componenti, l'Aquila e il Serpente, il Sole e la Luna, Yang e Ying, Destro e Sinistro, una diurna, razionale, cosciente, ed una notturna, intuitiva, inconscia.
Queste due parti devono essere "smembrate" e "mescolate", con l'aggiunta di una “terza parte”, di origine superiore, divina, il cosiddetto "Ramo d'Oro", il Fuoco Filosofico. Questa "sostanza mescolata" dovrà poi subire la "purificazione" (Candelora) fino a condurre alla formazione della Pietra, ossia della nuova coscienza e dei poteri ad essa collegati, attraverso le fasi di Albedo (Candelora – Imbolc) e di Rubedo (Beltane). Solve et Coagula!
Una delle più antiche descrizioni di questo processo si ha nel mito di Osiride degli antichi Egizi. Il corpo di Osiride, ucciso con l'inganno dal malvagio Seth, venne gettato nelle acque dei Nilo chiuso in un sarcofago. Giunto presso la foce del fiume fu avvolto da una pianta di erica, così bella e profumata, che il re di quelle terre la fece tagliare per farne una colonna per il proprio palazzo. lside (sposa e sorella di Osiride) dopo lunghe ricerche giunse proprio in quel palazzo, ritrovò il corpo di Osiride e lo nascose in un canneto. Seth però, mentre inseguiva un cinghiale (animale simbolico del passaggio da Yule a Imbolc), s'imbatte proprio nel luogo in cui il corpo di Osiride è nascosto, allora, infuriatosi, lo smembra in 14 parti (una per ogni notte di Luna calante) che disperde per tutto l'Egitto. Sarà poi Anubi, grazie alla sua magia, a ricomporre il corpo di Osiride donandogli in questo modo l'immortalità e i poteri di un dio.
Osiride è quindi “scampato dalle acque”. Ciò richiama al fatto che spesso i Grandi Iniziati sono per l’appunto gli “scampati dalle acque”. Un altro nome di Yule è proprio il “Regno delle Acque”, che sottolinea uno stadio fluidico, mescolato, altamente in potenza e ancora quasi totalmente inconscio.
Da notare che lo "smembramento" ha luogo solo dopo che Iside e Osiride si sono ricongiunti, cioè dopo che la parte lunare e solare si sono unite. Da quell'unione lside partorirà Horus, ovvero l'Oro dei filosofi.
L'Anno Magico è la forma più evoluta e più perfetta di Iniziazione, poiché attinge dalle fonti più pure ed elevate e non richiede nessun vero sacrificio a chi lo segue. Anzi, ogni Festival è innanzitutto ricco di doni materiali, nel rispetto dell'antica tradizione occidentale, ma la nostra Pietra, quando sarà perfetta e coloro che ci hanno preceduto in questo cammino già lo sanno, non avrà nulla da invidiare alle forme esoteriche primitive, e sarà addirittura molto più fulgida e potente.
Yule è da sempre sinonimo di realizzazione di un importante desiderio. In particolare in questo giorno è possibile realizzare un importante desiderio, ma uno solo, che deve essere scelto tra: denaro, amore, equilibrio.
"La putrefazione è così efficace che distrugge la vecchia natura e la vecchia forma dei corpi in decomposizione, li trasmuta in un nuovo stato dell’essere per dar loro un frutto completamente nuovo. Tutto ciò che vive, muore; tutto ciò che è morto si putrefà e trova nuova vita”.
(Pernety, 1758).
Abbiamo detto che questo è l'inizio della fase Solve et coagula, morte e rinascita, purificazione ed elevazione.
Solve: rottura degli elementi, dissolvenza delle forzature, degli stati negativi del corpo e della mente. Coagula: coagulazione degli elementi dispersi nella fase “Solve”, la nuova sintesi degli elementi.
Nel ciclo di guarigione di Avalon il Solstizio rappresenta l’inizio del Confronto che culmina a Imbolc, il primo passo per la nostra presa di coscienza, dopo il lavoro con la nostra Ombra e l’esplorazione del Sé nella Stazione della Discesa. Il Confronto caratterizza la stabilità prima della Riemersione. Ci vuole molto coraggio per immergersi nell’oscurità dell’Ombra, rivelando tutto quello che è nascosto e lavorando per conoscere i meccanismi del Sé inferiore. Quello che  scopriamo durante il lavoro della Discesa può guarire le ferite che hanno motivato le nostre azioni. Armati della consapevolezza che proviene dallo scoprire l’origine di quello che ci affligge, possiamo cominciare la nostra Ascesa, portando quello che una volta era nascosto alla luce della coscienza. Siamo giunti nel fondo del calderone di Ceridwen. La nostra successiva trasformazione, come nella storia di Taliesin, sarà in lepre, con la Dea che ci incalza a sua volta sotto le spoglie di segugio. Le associazioni a questa Stazione sono l’elemento terra, il Tor nell’area geografica di Glastonbury, il chakra alla base della spina dorsale, la luna nera e la Dea Ceridwen. In questa fase possiamo chiamare con il suo nome quello che ci blocca e in ciò risiede un grande potere. Si libera l’energia psichica che altrimenti sarebbe per sempre costretta a perpetuare gli impulsi del Sé inferiore. Più a fondo andiamo nel periodo della Discesa e più in alto saliamo nel periodo della Riemersione preparato dal Confronto. È dal Confronto che attingiamo la nostra energia per ricreare il nuovo Sé, ma non c’è niente da temere in questo lavoro: ci verrà presentato solo quello che saremo pronti a vedere. I limiti del Viandante sono come delle porte chiuse gelosamente a chiave, non si apriranno se non è ancora Tempo che si aprano.
Le porte solstiziali sono controllate dai due Giovanni: il Battista al solstizio estivo e l'Evangelista a quello invernale.
Il solstizio stesso è chiamato "la porta", un tempo custodita dal guardiano Giano Bifronte (con l'avvento del cristianesimo il romano Giano dai due volti ha ceduto il posto ai due Giovanni) che sono il simbolo di una contemporanea esistenza di due dimensioni, che durante i solstizi si congiungono, le porte sono aperte ed è permesso il varco, poiché, come si è detto, è il tempo della morte simbolica dell'adepto che si avvicina al rito iniziatico. Giano è l'Attimo dell'inizio, il momento del “varcare la  Soglia”. La sua natura bifronte mette in contatto due eventi temporali antitetici come passato e futuro, rappresentati dal volto vecchio e da quello giovane, così egli è la stessa Porta, intesa come contemporanea esistenza di due dimensioni diverse. I solstizi stessi erano chiamati "porte" in cui da una parte entrano gli uomini, dall’altra escono gli Dei. Ora sono i due Giovanni a "sorvegliare" i varchi solstiziali, e ancora adesso da una parte entrano gli uomini, dall'altra escono gli Dei, ossia coloro che si sono elevati grazie all'iniziazione.
Il Solstizio d’Inverno è presieduto dall’arcangelo Gabriele, le cui forze hanno la facoltà di condensare la materia, l’arcangelo della luna che si occupa della realizzazione della materia sulla Terra. Quando l'alchimista desidera materializzare un'idea, un progetto, utilizza questa festa affinché si verifichi quanto gli è più caro; nell'Universo vi sono tutte le condizioni favorevoli per poterlo fare. L’Arcangelo Gabriele e le schiere al suo servizio sono custodi di tutte le madri, le future madri e dei nuovi nati del regno umano e di quello animale. Egli fu il compagno e l’istruttore della Madonna attraverso tutti gli anni della sua vita su questo pianeta. È ampiamente attestato, inoltre, che Gabriele sia il custode delle forze della natura, durante l’intervallo tra il 21 dicembre ed il 21 marzo ed infatti, in questo periodo, le nuove correnti divengono attive ed inondano i piani interni con le loro vibrazioni ed il loro potere. Verso l’ultima parte di questo intervallo, esse si manifestano sul piano fisico, in una marea di bellezza che l’uomo chiama Primavera. Ogni anno, nella stagione di Natale, legioni di Angeli ed Arcangeli, sotto la direzione di Gabriele, imprimono sul mondo, il segno dell’eterna Madonna. L’umanità è intuitivamente cosciente del potere che promana da questa impronta, tanto che il tema principale della sua devozione nel tempo natalizio, è la Madre col Bambino.
Quindi in questo tempo, che è il  più propizio dell’anno per passare attraverso il portale dell’Iniziazione ed elevarsi ai portali superiori,  si viene accompagnati dai cori celesti.

Da miei appunti vari e da http://www.9999.vg/festival/yule.htm



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