lunedì 28 maggio 2012

Una zuppa per le rose


Si scoprono tantissime cose per caso.
Noi siamo bravissime a scoprire quasi tutto per caso. Il primo fanatico uso dei detersivi, quando apparvero per la prima volta dopo la guerra, causò formazioni di grasso nell’acqua per lavare. Il grasso, raggrumato in bolle, formava a sua volta grosse focacce di unto nel tombino sotto la finestra di cucina. Si era a Londra e c’era ancora il razionamento, e buttare via quello che poteva anche sembrare una specie di zuppa commestibile non stava bene. La seppellimmo nel cuor della notte in fondo al giardino poco lontano dalle radici di una rosa rampicante che era sempre stata un po’ striminzita. Quell’anno la rosa fiorì stupendamente e da allora fiorì sempre. Abbiamo continuato a nutrire le rose con il grasso, chiedendo a volte al macellaio di tenerci via qualche scarto.
Quando siamo andate in campagna abbiamo continuato il primo anno a fare lo stesso. Ma una ad una tutte le nostre belle rose venivano immediatamente aggredite e strapazzate intorno alle radici dalle volpi che sono numerose nei boschi intorno a noi. Fummo costrette a smettere. Ma per chi ha il giardino in città oppure cintato da alti muri o reti metalliche è una pratica eccezionalmente raccomandabile

Da: Il giardino delle vecchie signore di Maureen e Bridget Boland

Nessun commento:

Posta un commento